Riportiamo di seguito l'intervento del Presidente incaricato della Sezione dell'ANPI di Spinea, Rafele Sartor alla commemorazione del 25 Aprile.
25 Aprile
2013 festa della liberazione.
Buon giorno
a tutti,
ringrazio il sindaco di Spinea, le autorità presenti, le associazioni
d’arma e tutte le altre presenti
ed infine la banda municipale.
Cari amici,
compagni e concittadini, oggi non è solo
il 68° anniversario della liberazione dalla dittatura fascista, ma è - e deve essere -, una giornata di speranza come lo fu nel 1945.
Una speranza
per i giovani.
Inizio
parlando dell’amico Dino Veati, scomparso
da poco e oggi ne rivendico il ricordo per
richiamarmi all’impostazione che lui dava ai suoi discorsi pubblici, quando parlando
della sua gioventù e delle sue scelte, aveva
sempre anche uno sguardo ai giovani di adesso, con una visione democratica e rispettosa
della nostra Costituzione.
Dino è
ancora tra noi con il suo impegno con la sua presenza costante in tutte le
iniziative, in particolare quella relativa alla consegna della Costituzione ai
diciottenni.
Grazie Dino,
tua moglie, i tuoi figli e i tuoi nipoti
saranno fieri dell’esempio che hai dato per le nuove generazioni.
Ma perché
questo giorno di festa “ si di festa”, cosi piace a me ricordarlo e sentirlo, e
sopratutto ha ancora un senso?
Io dico di
SI
Non solo per
il ricordo del passato, ma per difenderci, oggi dalle troppe manifestazioni e ai rigurgiti di
stampo neofascista, in Europa e in Italia.
Ne cito tre
come esempio perché la stampa, i media, in genere ne parlano poco:
- Incursioni neo fasciste che sono avvenute nei licei Romani nel 2012,
-
È
passata sotto silenzio o quasi, la costruzione di un sacrario dedicato a
Rodolfo Graziani,
-
E’
stata tenuta una lezione in una scuola dell’esercito Italiano da parte di un noto
fascista: Mario Merlino.
Tanti sono gli episodi che il nostro
presidente dell’A.N.P.I. Nazionale si è visto costretto ad intervenire quasi ogni
settimana per rispondere alle provocazioni ed azioni esplicitate in
manifestazioni di stampo fascista.
Possiamo
stare tranquilli sul fronte politico, sulla crisi economica, sulla mancanza di
lavoro per i nostri figli?
Cosa diciamo
degli esodati, ai cassa integrati, ai disoccupati e ancora sui troppi suicidi
di artigiani, piccoli imprenditori e sulla violenza sulle donne?
Sono cose
insopportabili per me e per una società civile degna di questo nome.
Pertanto in
questa situazione di estrema incertezza e precarietà, L’A.N.P.I. ha il dovere
di appellarsi ai valori della democrazia insita nella Costituzione Italiana per
il bene comune.
Concludo
dicendo che i partigiani invecchiano, ma la RESISTENZA NO.
Diamo questo
messaggio ai nostri giovani perché portino avanti la “loro” Resistenza.
Un saluto a
tutti e BUON 25 APRILE.
Rafaele
Sartor - ANPI Sezione di Spinea
La cerimonia è iniziata in Piazzetta Pertini (difronte all'entrata principale del Parco Nuove Gemme), con l'alza bandiera e con la deposizione dei fiori da parte del Sindaco, alla presenza delle sorelle Garbin, nel monumento ai martiri partigiani di Spinea,
Il corteo con le autorità presenti, oltre a tutte Associazioni, si è snodato per via Roma per la conclusione della cerimonia davanti al Municipio.
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schierate le associazioni con i labari |
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Monumento ai martiri partigiani di Spinea: Da Lio Luigi, Niero Tibaldo, Garbin Bruno e Garbin Giovanni |
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Il momento del silenzio dopo la deposizione dei fiori, a fianco le sorelle Garbin |
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Assieme al sindaco e il Comandante dei vigili e dei Carabinieri, una folta delegazione del Consiglio Comunale
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L'intervento del Presidente incaricato della Sezione ANPI di Spinea Rafaele Sartor |
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Molti i cittadini che hanno partecipato |
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L'intervento del Sindaco Silvano Checchin |
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Una foto del monumento ai caduti partigiani di Spinea in Piazzetta Pertini
(in previsione della cerimonia il gruppo mi prendo cura della mia città ne ha curato la manutenzione e la pulizia) |